Approvata la delibera per una Food Policy per Roma
Ce l’abbiamo fatta!
Finalmente oggi, durante l’Assemblea capitolina, è stata approvata all’unanimità la nostra delibera per una Food policy per Roma.
Oggi l’accesso al cibo è ancora caratterizzato da profonde disuguaglianze, la pandemia ha messo a nudo tutte le sfaccettature possibili ed allargato la forbice tra chi può e chi vive ai margini.
Equità di accesso ad una alimentazione sana, sviluppo rurale tramite il sostegno alle filiere locali, agricoltura sostenibile ed ecologica. Il tema della transizione verso un sistema agroalimentare più sostenibile deve diventare uno dei principali obiettivi di una grande Capitale Europea come Roma.
Per questo sono orgoglioso di aver dato il mio contributo a questo percorso e di averlo sostenuto sin dall’inizio.
Ora è importante che il processo nato dal basso, con l’approvazione di questa delibera che istituisce il Consiglio del cibo cittadino e segna un percorso chiaro, possa procedere in intesa col Comune di Roma, in particolar modo con l’assessorato alle attività produttive, al fine di dotare concretamente la città di un piano nei prossimi 6 mesi.
Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro del Comitato promotore per una Food Policy a Roma che in questo anno e mezzo ha promosso il lavoro sulla delibera, raccolto poi da noi amministratori.
In particolar modo Terra, un’associazione ambientalista che da anni ci invita a riflettere sulla relazione che esiste tra sostenibilità ambientale e il cibo che mangiamo.
Qui trovate il documento.
Adesso avanti tutta!
Il Casale della Cervelletta
Restituiamolo ai cittadini.
Sono oltre 20 anni che il Casale della Cervelletta è abbandonato a se stesso. Stiamo parlando di un gioiello del ‘600, eletto per due volte “Luogo Cuore del Fai” Lazio, che ha bisogno di almeno 10 milioni per un restauro vero. Non basteranno i 300.000 impegnati dal Comune.
L’apertura della Regione Lazio per sostenere parte delle spese significherebbe mettere finalmente da parte le bandierine per un’opera che verrebbe finalmente restituita ai cittadini dopo tanto tempo, diventando un luogo culturale, sociale, associativo bello e vivo.
Non sprechiamo questa occasione. Con una mozione abbiamo chiesto alla sindaca Raggi di accettare la proposta della regione, perché le istituzioni si mettano in dialogo nel puro interesse dei cittadini.
I cimiteri abbandonati.
Una amministrazione che non ha saputo prevenire i disagi e non è stata in grado di restare vicina ai suoi cittadini.
È vergognosa, vergognosa!
La situazione dei cimiteri di Roma, con centinaia di bare impilate in attesa di essere cremate e urne cinerarie in attesa di tumulazione.
Non viene rispettata la dignità dei morti né il dolore delle loro famiglie.
Virginia Raggi non può sotterrare le sue colpe, era stata avvisata da tempo di questa situazione ma come sempre non ha saputo rispondere in altro modo se non attraverso l’immobilismo.
Oggi la Sindaca chiede pubblicamente scusa per quanto è emerso in questi giorni dopo la denuncia del deputato PD Andrea Romano, prima di tutto un padre distrutto dal dolore per la prematura scomparsa di un figlio, ma in una memoria di Giunta di quattro anni fa è possibile leggere chiaramente l’impegno da lei preso a realizzare due strutture cimiteriali, a Collatino e ad Ostia.
Era quindi al corrente da tempo dell’emergenza sepolture e cremazioni nei cimiteri di Roma e, nonostante questo, non ha fatto nulla per evitare il disastro di questi ultimi mesi.
Parliamo di persone che non riescono a trovare un loculo dove far riposare i propri cari scomparsi, drammaticamente aumentati a causa della pandemia, per colpa di un’amministrazione che ancora una volta non ha ascoltato le organizzazioni sindacali, gli operatori del settore, le diverse realtà territoriali, i tanti cittadini e le tante cittadine indignate.
Una amministrazione che non ha saputo prevenire i disagi e non è stata in grado di restare vicina ai suoi cittadini, neanche nel momento più triste.
Ostia antica merita di più
L’area archeologica di Ostia Antica è ufficialmente patrimonio storico e culturale europeo.
Il borgo medioevale, il Castello di Giulio II, la Basilica di Sant’Aurea, l’area agricola estesa che incontra il Tevere e le persone, nello stesso tempo, sono uno straordinario patrimonio di comunità, di lotta di resistenza, di “bonifica” e partecipazione. Ostia Antica è anche la storia di un avamposto politico ed è, senza dubbio alcuno, una delle “prossimità” di #Roma più belle in cui abitare.
Le isole ambientali nascono per valorizzare il patrimonio esistente, migliorare la qualità della vita della comunità e consentire uno sviluppo delle attività per potenziarne il valore e per generare maggiore indotto. Con questo spirito nel 2013 facemmo un grande lavoro, fatto di competenze, partecipazione e visioni.
Il tutto per arrivare ad un progetto ahimè che non siamo stati in grado, in due anni di amministrazione municipale, a rendere concreto.
Lo trovate qui 👉 http://ostiaanticameritadipiu.blogspot.com/.
Non esiste nessuna valorizzazione, nessuna progettazione urbanistica che possa svilupparsi senza partecipazione, #coprogettazione e buon senso.
L’ultima volta che in Commissione Mobilità discutemmo dell’isola ambientale di Ostia Antica, ho posto proprio la questione della viabilità e l’ingegnere competente mi rispose che vi era stato lo studio dei flussi di traffico in ingresso da Roma proprio negli orari di punta, da me prima citati.
Flussi di traffico in ingresso da Roma e non verso Roma. Rimasi sbigottito. Fatto acceso agli atti e ricevuto il progetto rimasi in attesa di una nuova discussione in commissione come avevo richiesto. Invece, eccolo lì, partono oggi i lavori.
Un progetto non integrato con gli strumenti di sviluppo e pianificazione urbanistica di #OstiaAntica, senza partecipazione dal basso, senza tener conto in maniera competente della questione prioritaria della mobilità, è un progetto che compie due grandi errori:
1) non ha una visione ambiziosa
2) divide la cittadinanza tra pro e contro l’isola ambientale. Cosa che trovo davvero grave.
In ultimo, il municipio sostiene di non essere stato interpellato. Se fosse vero sarebbe come ammettere che la maggioranza #M5S locale conta come il due di picche quando regna bastoni.
Inoltre non si spiegherebbe perché sulla linea 060 proprio il municipio ha preteso la modifica del percorso (non da Acilia all’Aeroporto, ma da Ostia). Non si spiegherebbe il perché, proprio il municipio, tiene ferma la linea 712 (Axa, Giardino di Roma, Eur Fermi) seppur già pronta per essere messa in esercizio.
Parliamo della stessa maggioranza politica, dello stesso Dipartimento e della stessa società partecipata competente in materia di progettazione e pianificazione (Roma servizi per la Mobilità).
Quindi, scuse ridicole.
Ordine del giorno: Alitalia
In piazza con i lavoratori e le lavoratrici del trasporto aereo
Oggi, nella seduta dell’Assemblea capitolina, abbiamo evidenziato la necessità per l’Italia e per Roma Capitale di costituire una solida compagnia di bandiera.
La necessità di evitare ulteriori ritardi nell’avvio della newco Ita, mentre prosegue il negoziato con la Commissione europea.
Vanno affittati tutti gli asset di Alitalia a Ita che deve partire immediatamente e poi bisogna lavorare a una soluzione strutturale.
Parta da Roma un forte grido verso il governo per tutelare e rilanciare la compagnia di bandiera, stando a fianco dei lavoratori che rischiano il posto di lavoro.
Uniamo le forze per dare al Governo indicazioni su come intervenire, perchè ogni euro investito su Alitalia ne porta di ritorno altri tre al Paese.
In contemporanea alla seduta, davanti al Campidoglio, sono andato a manifestare con i lavoratori e le lavoratrici del trasporto aereo.
Read More3165 disabili gravissimi senza assegni e contributi di cura
L’immobilismo della giunta Raggi.
TREMILACENTOSESSANTACINQUE (E lo voglio scrivere per intero), sono le persone con disabilità gravissima, che attendono ancora che il Campidoglio si decida ad erogare assegni e contributi di cura per il 2021.
Persone che ne hanno assolutamente tutto il Diritto, perché in possesso dei requisiti per i sostegni regionali disponibili da un anno.
C’è infatti stato l’accordo sindacale con l’assessorato delle politiche sociali della Regione Lazio per garantire un’erogazione con continuità dei contributi, evitare l’eccessiva burocratizzazione nel trattamento delle persone con disabilità gravissime e assicurare una maggiore equità nell’erogazione del servizio.
Cosa è successo? Risorse e benefici tanto attesi, non erogati unicamente per l’immotivato immobilismo della giunta Raggi.
Ho subito predisposto una interrogazione urgente sui motivi di tanto ritardo che penalizza, ancora una volta, chi attende da troppo tempo un segnale di vicinanza da parte delle Istituzioni.
Basta ritardi, la Sindaca e l’Assessore eroghino il dovuto senza recare ulteriori disagi.