Addio a Teresa Vergalli, maestra di memoria e testimone di libertà
«C’è bisogno di riconoscere quello che ancora di fascismo c’è nella nostra vita. Quando si sente qualcuno incitare all’odio, quando si discrimina, c’è fascismo». Con queste parole Teresa Vergalli, staffetta partigiana, maestra e testimone instancabile della libertà, ci ha lasciato a 98 anni.
Teresa ha scelto Roma come casa, e in particolare il quartiere di Cinecittà-Don Bosco, dove ha vissuto e lavorato per decenni. In quelle strade, tra quelle scuole, ha trasformato l’esperienza della Resistenza in un’eredità viva, concreta e quotidiana.
Alla scuola “Don Paolo Albera”, dove ha insegnato per più di vent’anni, Teresa ha promosso un’educazione fondata sui valori della democrazia, della solidarietà e della libertà. Grazie a lei, intere generazioni di giovani hanno imparato a essere cittadini consapevoli e liberi.
Chiamarla “maestra di memoria” non è solo un omaggio, ma la definizione più giusta per chi ha saputo portare la storia dentro il presente. La sua voce continuerà a risuonare nelle aule, nei circoli culturali, nei cuori di chi ha avuto la fortuna di ascoltarla.
A nome mio personale, esprimo profondo cordoglio e gratitudine per Teresa Vergalli.
Ci lascia un’eredità importante: la responsabilità di custodire la memoria e di continuare a lottare, ogni giorno, per una società libera, inclusiva e antifascista.
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