L’impegno politico per la mia città e per le persone che ci abitano è una parte importante della mia vita, fin da quando ero ragazzino a scuola, poi con la Sinistra Giovanile, i DS, il PD.
La politica (però) per me non è mai stata vita di partito e basta, ma vita di strada, incontri nei quartieri, dialogo con le persone, tentativo di trovare soluzioni, di immaginare e costruire futuro.
Ho avuto la fortuna di stringere rapporti umani, professionali e politici con tante realtà territoriali, sociali e culturali. Ho lavorato nelle scuole, per lo sport, per i beni pubblici comuni, contro la criminalità, a partire proprio da Ostia, da casa mia. Ho attraversato Roma a piedi e in autobus, di giorno e di notte. Ho incontrato felicità, meraviglia, rabbia, povertà, generosità, speranza.
Negli ultimi anni, poi, come consigliere capitolino ho lavorato concretamente a proposte e atti mirati a rendere la vita in questa città un po’ più semplice e un po’ più giusta (qui alcune cose che ho fatto).
La sfida che abbiamo davanti è emozionante e stimolante! Oggi, finalmente, possiamo guardare a Roma con ottimismo e una visione chiara del futuro. Siamo una città che, nonostante le difficoltà degli ultimi anni, ha saputo reagire con forza e resilienza. Abbiamo l’opportunità di scrivere una nuova pagina di cambiamento e innovazione.
Da Presidente della III Commissione Capitolina Mobilità, dico con orgoglio che i numerosi progetti avviati e conclusi dalla nostra amministrazione stanno cambiando il volto della mobilità a Roma: ampliamento delle piste ciclabili, nuovi mezzi pubblici più efficienti e una rinnovata attenzione alla sostenibilità. Roma ha iniziato a respirare di nuovo, e il lavoro che stiamo facendo oggi è solo l’inizio.
Non è stato facile, lo sappiamo. Anni di governo senza visione avevano lasciato una città in difficoltà, con servizi inefficienti e una mobilità che non rispondeva ai bisogni delle cittadine e dei cittadini.
È proprio a loro che penso quando dico Annamo, corriamo insieme!
È con queste energie, con queste persone, che voglio stare al passo, che la politica deve stare al passo. Al passo di quella Roma che continua a creare, a condividere, a voler crescere.
Non una Roma da cartolina, non i soliti totem, ma ogni quartiere, ogni comunità, ogni spazio dove scorre la nostra vita.
Da consigliere comunale, ho il privilegio di lavorare al fianco di tante cittadine e cittadini, di ascoltare le loro storie e di scoprire la vera essenza di Roma: i suoi quartieri. Questi 198 quartieri, che sono il cuore pulsante della nostra città, sono al centro del mio impegno. In questi ultimi anni, ho visto con i miei occhi come siano stati proprio i quartieri a dare nuova vita alla capitale, grazie alle relazioni di prossimità, alle piazze e alle strade che hanno riacquistato valore, riscoprendo quel senso di comunità che non deve mai venire meno.
Una delle esperienze che mi arricchisce ogni giorno è l’opportunità di lavorare per un modello di co-governo dei quartieri, un sistema che ho cercato di sviluppare con il coinvolgimento diretto di cittadini, amministrazione e realtà private. Questo modello è riuscito a portare concrete opportunità di sviluppo sociale e sostenibile in ogni angolo della città. Perché, come sappiamo, ogni quartiere di Roma è una piccola città, con le sue sfide, ma anche con un potenziale enorme. E la vera appartenenza di ognuno di noi è legata proprio a dove siamo cresciuti, dove viviamo.
Nel mio ruolo, ho visto quanto sia fondamentale unire le forze per creare un cambiamento positivo: dal coinvolgimento delle amministrazioni e delle realtà locali, fino alla collaborazione con cittadine e cittadini, che sono i veri protagonisti della trasformazione. Ogni progetto realizzato in questi anni ha avuto la forza di rafforzare il legame tra i romani e la loro città, costruendo un modello che punta a una crescita sostenibile e condivisa.
Oggi posso dire con orgoglio che Roma sta cambiando. E il mio impegno per i quartieri è stato e continua a essere il motore di questo cambiamento, perché solo insieme possiamo fare di Roma una città davvero inclusiva e prospera per tutti.
Penso a centri di socialità, di co-working, di dinamismo culturale.
Penso alla gestione delegata di piccole opere di manutenzione e di servizi, come quelli di pulizia delle strade.
Penso a una rete di volontariato e solidarietà che dia riconoscimento e organizzazione alla mobilitazione spontanea.
Penso a filiere di economia circolare, di micro-sharing.
Penso ai percorsi di mobilità integrata, molto ciclopedonale, all’interno di ogni quartiere, che facilitano il collegamento ai nodi della rete capitolina.
Penso al rilancio e all’animazione ludico-sportiva di spazi verdi.
Penso a reti commerciali che partecipano, in modo giuridicamente definito, alla cura del territorio.
Penso a forme di detraibilità fiscale per cittadini, associazioni, commercianti, imprese che si attivano.
Penso in questo modo a quartieri dove ogni persona e ogni famiglia possano realizzare la maggioranza delle proprie esigenze di vita, privata, di lavoro e sociale, ognuno con una giusta dose di benessere.
Il mio impegno non si è mai fermato, e oggi coprogettare una idea di Roma Intermodale e interconnessa è il contributo che come Consigliere voglio dare per stare al passo della città dove sono nato, un contributo che parte dal piccolo, ma che punta a un cambiamento più grande che sintetizzo in due concetti: sostenibilità e crescita sociale, che come detto dal Presidente Sergio Mattarella significa economia, giustizia e istruzione.
In questo credo che le comunità locali abbiano una funzione decisiva, e lavoro ogni giorno sul miglioramento delle condizioni di vita in ogni quartiere, in quegli spazi dove quotidianamente si manifestano una vitalità, una capacità di resistenza, una solidarietà, una forza di comunità, una voglia di tornare a correre che rendono concreta la speranza per il futuro di Roma.
È con queste energie, con queste persone, che voglio stare al passo, che la politica deve stare al passo. Al passo di quella Roma che continua a creare, a condividere, a voler crescere.