Piccole, grandi cose, pilastri del cambiamento.
Oggi passeggiando per Ostia mi sono imbattuto in questo semplice cartello. Penserete, cosa c’è di tanto speciale?
La modifica dell’orario dello 05/ (linea che ho utilizzato per 20 anni) è stata una mia piccola grande battaglia, portata avanti insieme a Leonardo Di Matteo, dopo aver ascoltato decine di lavoratori che con l’orario precedente non riuscivano a prendere la coincidenza con la Roma-Lido e tardavano quindi al lavoro.
Non cambierà il mondo, ma sapere che qualcuno potrà scendere dall’autobus senza inseguire la coincidenza, senza dover giustificare il ritardo al lavoro, rischiando di perderlo, mi rende felice.
Da amministratore ho imparato che le piccole grandi cose messe a sistema sono uno dei pilastri del cambiamento. La fermata in foto è quella che mi portava al Liceo Scientifico Federigo Enriques, tempi di megafoni e kefiah. Stessi sogni, strade diverse!
Il sentiero Pasolini. Un simbolo di libertà.
Il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato all’unanimità la mozione per rendere accessibile e percorribile il “Sentiero Pasolini”, impegnando così la Regione a provvedere agli atti di propria competenza per rendere attuabile l’accessibilità e fruibilità del sentiero e a sollecitare le altre istituzioni che insistono su quel territorio a fare lo stesso.
Si tratta di un percorso che ho visitato più volte, solo ed insieme a coloro che lo hanno realizzato.
Parliamo di un percorso ciclopedonale diventato un vero e proprio simbolo di libertà, sussidiarietà orizzontale e riscatto popolare per la riappropriazione di un bene comune.
La mozione è una bella notizia, un passo importante. Occorre valorizzare, rilanciare ma soprattutto tutelare le bellezze del nostro territorio e in particolare questo sentiero che nasce da un impegno collettivo, spontaneo e prende il nome del più grande intellettuale del secolo scorso, Pasolini, scomparso ad Ostia. Oggi il sentiero è al primo posto nella classifica della 10° edizione dei Luoghi del Cuore FAI – Fondo Ambiente Italiano.
M5S Boccia la delibera di iniziativa popolare sul regolamento dei beni comuni
L’Assemblea Capitolina ha bocciato, alla quarta votazione, la proposta di Delibera di iniziativa popolare firmata da migliaia di cittadine e cittadini e da centinaia di associazioni sul “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni urbani”.
I consiglieri del M5S (salvo due eccezioni) e Stefano Fassina hanno votato contro, affossando la delibera.
Siamo stati e lo saremo in futuro, al fianco delle Associazioni che da anni si mobilitano per dare alla città uno strumento importante per la gestione dei beni condivisi. Non finisce qui. Continueremo a cercare di dare risposte alle cittadine e ai cittadini che lottano per una città migliore.
Incentivare lo Sport paralimpico
Sport è svago, relax, divertimento, educazione, ma soprattutto socializzazione e inclusione. Lo Sport insegna principi e valori: primi fra tutti il rispetto per gli avversari e l’importanza del lavoro di squadra.
Ogni sport ha una funzione propria, che sia esso individuale o di squadra, ci aiuta a superare i nostri limiti e, talvolta, a aumentare la propria autostima. Lo sport paralimpico, sempre più in crescita nel nostro Paese, ha raggiunto un altro importante risultato. Grazie alla collaborazione istituzionale tra il Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei ministri, il Comitato Italiano Paralimpico, Sport e Salute Spa e Inail, da ieri è attiva una piattaforma informatica per l’erogazione a titolo gratuito degli ausili sportivi a coloro che vorranno intraprendere attività paralimpiche. Al “Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano”, è stata assegnata la somma di 1.500.000€ per l’acquisto di ausili sportivi da destinare ai soggetti con disabilità interessati all’avviamento alla pratica sportiva.
Nessuno deve essere lasciato solo. Questo è solo un primo inizio. È necessario continuare a incentivare le pratiche sportive affinché sport e integrazione vadano di pari passo.
Read MoreAiutiamo le persone senza dimora.
Le temperature continuano ad abbassarsi, gli effetti della pandemia non si placano, e nelle strade della nostra città si muore di freddo.
Fino ad ora, otto persone (l’ultima ieri sera) hanno perso la vita per assideramento e, solo a Roma, circa 3mila persone vivono in strada.
Roma Capitale ha messo a disposizione solamente 800 posti letto, la Caritas e altre associazioni quasi il doppio, 1.700. Data l’emergenza freddo sempre più incessante, la Comunità di Sant’Egidio ha aperto – come riparo per la notte – la Chiesa di San Callisto in Trastevere.
Sono numeri impressionanti che fanno rabbia. Ed è impensabile che non vengano trovate, nei tempi necessari, soluzioni per l’accoglienza di tutti coloro che ne hanno bisogno.
Mi unisco, ancora una volta, all’appello lanciato dalla Comunità di Sant’Egidio per l’apertura immediata di edifici pubblici e alberghi – attualmente chiusi per il Covid – per ospitare i senza dimora. Non è la prima volta che lo chiediamo, non è una scelta rivoluzionaria, ma di buon senso per fare di Roma una città più umana, accogliente, accessibile.
Verità per Giulio Regeni
Ci sono voluti 4 anni per arrivare a una (mezza) verità. Era il 3 febbraio 2016 e il cadavere di un ragazzo friulano veniva trovato lungo una strada che collega Alessandria a Il Cario. Quel ragazzo era Giulio Regeni. Un nome divenuto, ahimè, familiare ed entrato nelle coscienze di molti italiani.Quello che è stato fatto a Giulio è atroce. Cinque testimoni raccontano che dopo l’arresto Giulio è stato privato per nove giorni della sua libertà, ha subìto sevizie, è stato torturato con oggetti roventi, calci, pugni, lame e bastoni. Tutto ciò è INAMMISSIBILE. E ancora di più se pensiamo che dietro a tutto ciò si celano 4 agenti dei servizi segreti egiziani appartenenti alla National Security e il Maggiore Sharif.La lotta incessante della famiglia è stata e continua ad essere una lotta nazionale per il raggiungimento dei diritti civili, umani e per un profondo senso di giustizia. Quanto fatto fino ad ora dalla Procura di Roma è una tappa importante per la democrazia italiana ma non è certamente il momento di tirare le fila. Ora e ancora #VERITÀPERGIULIO.
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