Via Rugantino: una strada scolastica, un quartiere che cambia passo
Il 13 maggio abbiamo inaugurato una nuova strada scolastica in via Rugantino, nel cuore del VII Municipio. Una strada chiusa al traffico negli orari di entrata e uscita da scuola, dove al posto delle auto – almeno per qualche ora – ci sono stati bambini, musica, genitori, giochi, biciclette. Vita.
È stato un momento bello, vero, partecipato. Con le istituzioni, il comitato di quartiere, le associazioni e tantissimi genitori. Abbiamo festeggiato un passaggio concreto verso un quartiere più sicuro, più pulito, più a misura di chi ogni mattina attraversa quella strada per andare a scuola.
Le strade scolastiche non sono solo una soluzione tecnica: sono un’idea diversa di città. Riducono traffico, rumore e inquinamento proprio lì dove i nostri figli e le nostre figlie passano ogni giorno. E restituiscono uno spazio che spesso è occupato da auto in sosta o in coda, a chi ha il diritto di viverlo in sicurezza.
Sembra una cosa normale, ma non lo è ancora. In Italia ogni giorno un bambino rischia di essere coinvolto in un incidente stradale. E l’aria che respiriamo, specie nei pressi delle scuole, non è quella che vorremmo per loro.
Proprio in questi giorni è partita una nuova edizione di Streets for Kids, una mobilitazione europea che coinvolge migliaia di bambine e bambini per chiedere strade scolastiche, zone 30, più spazio per la mobilità dolce. E il report di Clean Cities lo conferma: Roma è ancora indietro. Solo 16ª in Europa per numero di strade scolastiche, con tanto lavoro da fare su ciclabilità e sicurezza urbana.
Ma oggi, in via Rugantino, un passo avanti l’abbiamo fatto.
E come Presidente della Commissione Mobilità continuerò a spingere perché questo modello si allarghi, si moltiplichi, diventi la norma.
Perché le città sicure per i bambini sono le città migliori per tutte e tutti.
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