Il primo treno Hitachi è arrivato a Roma: un passo concreto verso una mobilità migliore
Dopo vent’anni di attesa, qualcosa ha finalmente cambiato ritmo nei trasporti romani. Nei giorni scorsi è arrivato a Roma il primo dei nuovi treni Hitachi destinati alla Linea B della metropolitana. Moderno, silenzioso, accessibile e sostenibile: un mezzo che rappresenta molto più di un semplice aggiornamento tecnico. È un segno concreto che quando si lavora bene, i risultati arrivano davvero.
Il treno è solo il primo di 36 convogli finanziati con oltre 300 milioni di euro tra fondi del MIT e fondi giubilari. Mezzi nuovi che porteranno più spazio, più comfort, meno consumi e più servizi per chi ogni giorno sceglie il trasporto pubblico. Con 106 metri di lunghezza, sei carrozze e la capacità di trasportare oltre 1.200 passeggeri, questi treni segnano un cambio di passo reale per chi viaggia a Roma. Aria condizionata, posti comodi, spazi accessibili e un sistema a basso consumo grazie alla struttura in alluminio: tutto pensato per migliorare l’esperienza quotidiana.
Dopo lo sbarco a Roma, sono partiti i test tecnici che porteranno all’entrata in servizio del treno entro l’estate. Non una promessa, ma un fatto concreto. Un segnale che l’impegno dell’amministrazione nella trasformazione della mobilità romana sta producendo risultati visibili.
Dopo i primi bus elettrici, anche la metropolitana si rinnova. Roma ha bisogno di un sistema di trasporto pubblico moderno, efficiente e accessibile. E questo treno è solo uno dei tasselli di una rivoluzione della mobilità che è finalmente iniziata. Un cambiamento che passa anche dalla fiducia nelle istituzioni e nella capacità di portare a termine i progetti.
Roma cambia. E questa volta, è tutto vero.
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