Roma città di pace, Roma città giusta
Il 26 marzo al Caffè Letterario abbiamo vissuto un momento vero, fatto di confronto, partecipazione e passione politica. Insieme al sindaco Roberto Gualtieri, a Roberto Speranza, Piero Latino, Giulia Urso, Barbara Bonomi, Marco Pacciotti e Natale Di Cola, abbiamo parlato di due temi centrali: la pace, in un mondo segnato da guerre e tensioni, e la giustizia, che significa lavorare per una Roma più equa, accessibile e sostenibile.
Abbiamo discusso di riarmo, trasporto pubblico, diritto alla casa, welfare, ambiente. Ma soprattutto, abbiamo ribadito un principio fondamentale: la politica non è solo tecnica, è visione, è impegno collettivo, è la capacità di dare risposte concrete ai bisogni delle persone. Non possiamo cedere alla paura o all’incertezza. Ripartiamo dai valori della sinistra progressista, quella che non lascia indietro nessunə, che costruisce la città giusta contro la città della paura.
La politica è ascolto, azione, lotta per l’uguaglianza. È il coraggio di cambiare, partendo dai quartieri, dalle piazze, dalla vita quotidiana delle persone. Non mi rassegno all’idea di una pace impossibile né a una città sempre più diseguale. Cambiare si può, si deve. E questo non è solo uno slogan, è lo spirito che da sempre anima il mio impegno politico e quello di Roberto Speranza. Da più di vent’anni condividiamo la stessa tensione ideale, la stessa convinzione che un mondo più giusto sia possibile.
È un legame che va oltre i ruoli e le stagioni della politica, perché nasce dalla certezza che l’impegno vero non si esaurisce mai. E, insieme a tantissimə, lo abbiamo ribadito con forza.
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