Approvata la delibera per la nuova struttura della Lega del Filo d’Oro a Roma
Dopo un percorso lungo, fatto di impegno, ostacoli e tante battaglie burocratiche, è arrivato un risultato importante: l’approvazione in Assemblea Capitolina della delibera che riconosce l’interesse pubblico del progetto proposto dalla Lega del Filo d’Oro per realizzare una nuova struttura a Roma, nella zona di Centro Giano.
È un traguardo che porto nel cuore, perché racconta qualcosa di più grande di un atto amministrativo. Racconta la forza di una visione: offrire alle persone sordocieche, spesso isolate e dimenticate, un luogo in cui trovare cure, ascolto e dignità. Un luogo capace di cambiare davvero la vita delle persone più fragili.
Tutto è iniziato nel 2023, quando ho avuto l’occasione di conoscere da vicino il lavoro incredibile della Lega del Filo d’Oro nella sede di Osimo. Quel giorno, ho capito che Roma non poteva più aspettare. Portare una realtà così preziosa anche nella nostra città è diventato un impegno personale. Un impegno che non è mai stato semplice, ma che non ho mai pensato di abbandonare.
A tratti sembrava impossibile superare le rigidità della macchina amministrativa. Ma sapere quante famiglie sperano, ogni giorno, in una risposta concreta per i propri cari, ha fatto la differenza. È per loro che ho scelto di insistere. È per loro che questo primo via libera ha un valore che va oltre la politica.
Ora si apre una nuova fase, quella dell’avviso pubblico, che consentirà di migliorare il progetto e accompagnarlo verso la realizzazione. Ma la direzione è chiara, e la volontà di portarlo a termine è ancora più forte.
Questa struttura sarà uno spazio moderno, progettato per offrire servizi sociosanitari fondamentali, ma sarà anche molto di più: un segnale forte che Roma vuole essere una città inclusiva, accogliente e accessibile, dove nessuno viene lasciato indietro.
In questi mesi ho sentito con forza la responsabilità verso chi non ha voce, verso chi ogni giorno affronta ostacoli che la maggior parte di noi fatica a immaginare. È stato un viaggio faticoso, ma anche pieno di senso. Perché la politica, quando si fa davvero con passione, è proprio questo: trovare soluzioni concrete ai bisogni delle persone più fragili.
E se oggi abbiamo tracciato un nuovo percorso, domani continueremo a camminarci sopra, passo dopo passo. Con determinazione, empatia e giustizia. Perché una Roma che non lascia indietro nessuno non è solo un’idea: è una scelta.
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