“Cuori in Memoria”: il dolore che diventa impegno.
Il 24 maggio ho avuto l’onore e la responsabilità di partecipare a “Cuori in Memoria”, un momento collettivo di grande intensità promosso dall’Associazione Far Futuro Insieme e dal Comitato di Quartiere Labaro.
Un’iniziativa profondamente umana, nata per ricordare chi ha perso la vita sulla strada e per trasformare quel dolore in consapevolezza, in azione, in richiesta di cambiamento. Le parole di Tamir, fratello di una giovane vittima della strada, sono state un colpo all’anima. Un grido d’amore e di giustizia che difficilmente dimenticherò. Intervenire dopo di lui è stato uno dei momenti più difficili e toccanti della mia esperienza pubblica.
Questo incontro è stato un monito: non stiamo facendo abbastanza. I numeri delle vittime continuano a essere drammatici. La distanza tra l’urgenza di cambiamento che ci chiedono le famiglie e i tempi della burocrazia è ancora troppo ampia.
Come amministratore, ma anche come cittadino, sento forte il dovere di portare avanti questo impegno. Di continuare a lottare perché la sicurezza stradale diventi una priorità quotidiana, concreta e costante.
Perché dietro ogni statistica c’è una storia, una famiglia, un vuoto che non può essere ignorato.
Ringrazio con tutto il cuore le persone che hanno reso possibile questa giornata, e che ogni giorno, con determinazione e passione, costruiscono memoria e futuro.
Lo dobbiamo a chi non c’è più. Lo dobbiamo a chi cammina, pedala, attraversa la strada.
Lo dobbiamo a chi crede, ancora, che cambiare sia possibile.
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