Aiutiamo le persone senza dimora.
Le temperature continuano ad abbassarsi, gli effetti della pandemia non si placano, e nelle strade della nostra città si muore di freddo.
Fino ad ora, otto persone (l’ultima ieri sera) hanno perso la vita per assideramento e, solo a Roma, circa 3mila persone vivono in strada.
Roma Capitale ha messo a disposizione solamente 800 posti letto, la Caritas e altre associazioni quasi il doppio, 1.700. Data l’emergenza freddo sempre più incessante, la Comunità di Sant’Egidio ha aperto – come riparo per la notte – la Chiesa di San Callisto in Trastevere.
Sono numeri impressionanti che fanno rabbia. Ed è impensabile che non vengano trovate, nei tempi necessari, soluzioni per l’accoglienza di tutti coloro che ne hanno bisogno.
Mi unisco, ancora una volta, all’appello lanciato dalla Comunità di Sant’Egidio per l’apertura immediata di edifici pubblici e alberghi – attualmente chiusi per il Covid – per ospitare i senza dimora. Non è la prima volta che lo chiediamo, non è una scelta rivoluzionaria, ma di buon senso per fare di Roma una città più umana, accogliente, accessibile.
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