Roma accelera sulla micromobilità
In Commissione Mobilità abbiamo fatto il punto sull’evoluzione della sharing mobility insieme all’Assessorato alla Mobilità, a Roma Servizi per la Mobilità, al Dipartimento Mobilità e alle aziende del settore: Lime, Dott e Bird. Un confronto importante per capire dove siamo arrivati, dove possiamo migliorare e dove vogliamo andare.
I numeri parlano chiaro: nei primi dieci mesi del 2024 si sono registrati 1,8 milioni di spostamenti in bici e 6,7 milioni in monopattino. Un utilizzo medio di 12-13 minuti su una distanza di circa 2,5 km. In pratica, sempre più cittadine e cittadini scelgono la micromobilità per muoversi ogni giorno, soprattutto nei feriali.
E il potenziale è ancora enorme. Pensiamo solo ai 350.000 utenti e utentesse Metrebus che potrebbero integrare bici e monopattini nei loro tragitti quotidiani, anche grazie agli incentivi e alle agevolazioni promosse da Roma Capitale.
La novità più concreta? Arrivano gli stalli dedicati!
Per rendere il servizio più ordinato e facile da usare, sono in arrivo i primi parcheggi riservati per bici e monopattini in sharing: 10 nella zona Vaticano, 10 nel centro storico, e altri 40 in arrivo. Un passo concreto per migliorare l’integrazione con bus, metro e treni e per liberare finalmente i marciapiedi. L’idea è estendere questi spazi in tutta la città, comprese le stazioni ferroviarie Metromare e Roma-Viterbo, per offrire una vera alternativa all’auto privata.
L’integrazione con il trasporto pubblico funziona. In vista del Giubileo, la richiesta di mezzi in sharing è già in crescita – soprattutto nelle zone centrali – e dobbiamo rimodulare il numero di veicoli per rispondere anche alla domanda che oggi resta insoddisfatta.
Sì, c’è ancora margine per migliorare – nelle regole, nei comportamenti, nella sicurezza. Il nuovo Codice della Strada, ad esempio, con l’obbligo del casco, ha messo qualche limite in più. Ma la direzione è chiara: vogliamo un servizio efficiente, accessibile e diffuso.
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