Verso il 3 e 4 ottobre con Gualtieri Sindaco
Per restare al passo insieme.
Si è davvero in corsa per le elezioni quando si firma la candidatura davanti a un pubblico ufficiale. Non è la prima volta che lo faccio, eppure sento ancora lo stesso magone. L’ansia tipica del candidato, il timore di non essere all’altezza di una sfida difficile come quella che ci aspetta, ma soprattutto la responsabilità nei confronti di una comunità di persone incredibili, che hanno contribuito a disegnare l’impegno che sono. Per me la politica è riscatto, rivendicazione dei diritti negati. È scegliere di stare dalla parte di chi soffre, di chi non ce la fa, di chi sente dentro un dolore profondo chiamato disuguaglianza. Per me la politica è esattamente questo fin da quando salivo sui banchi del liceo col megafono in mano, perché ho scelto proprio la militanza come strumento di impegno per cambiare il mondo.
La prima volta che sono intervenuto in campidoglio mi tremava la voce, mi chiedevo da giorni se fossi all’altezza di quella sfida. Ho scelto di citare LuigiPetroselli e GiuseppeDiVittorio che, prima e sicuramente meglio di me, avevano preso parola in quell’aula. Ho scelto loro perché sono un simbolo di amore per la città ma anche di lotta per gli ultimi che la abitano, a cui la politica deve essere in grado di garantire dignità e opportunità. Ecco, il senso ultimo della firma che ho messo ieri è tutto qui. Un’altra firma per continuare, nel mio piccolo, a immaginare che le loro storie, il loro impegno, il loro esempio possa vivere nelle battaglie e nella responsabilità che avremo.
Ora verso il 3 e 4 ottobre per restare al passo insieme con Roberto Gualtieri Sindaco. Un impegno che avrò il piacere di condividere con Valeria Baglio, candidata come me al consiglio comunale. Ad unirci, oltre all’appartenenza politica e alla stima reciproca, è il desiderio di vedere Roma ripartire e riprendere un passo da capitale.
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